PUNICUM, LA VILLA DI ULPIANO E IL CASTELLO ODESCALCHI

Sul promontorio di Santa Marinella, secondo la Tabula Peutingeriana, doveva trovarsi il sito dell’antica Punicum, un insediamento di origine etrusca. Il nome Punicum, da alcuni collegato alla frequentazione di questo tratto di litorale da parte di genti puniche, è forse derivato dal nome latino del melograno (malum punicum) una pianta che in epoca antica, fu usata spesso come punto di riferimento topografico.

In epoca romana venne costruita una villa marittima provvista di un porto e di impianti per l’allevamento ittico (peschiere), acquisita agli inizi del III secolo d.C. dal giureconsulto Ulpiano. Tra i rinvenimenti si ricordano il mosaico di Orfeo, le statue di Meleagro e di Dioniso e Pan, le tubazioni (fistulae) con l’iscrizione Cn. Domiti Anni Ulpiani, e più recente le statue di Athena Parthenos e Apollo. Attualmente della grande villa, scavata nell’Ottocento, rimangono visibili solo alcuni brevi tratti di murature in opera reticolata e laterizia pertinenti alle mura di terrazzamento; numerosi frammenti architettonici e alcune interessanti iscrizioni sepolcrali si conservano nei giardini del Castello Odescalchi e dei villini circostanti.

Sui resti dell’antica Punicum e della Villa di Ulpiano intorno all’XI secolo risulta attivo un piccolo insediamento, protetto da un’alta torre cilindrica, provvisto di un luogo di culto dedicato a Santa Marina. Nei secoli successivi, fu edificato il castello inglobando l’antica torre, reso ancora più forte dalla costruzione dei bastioni e della batteria.

Il Castello Odescalchi con il vicino borgo, frequentato da pescatori e cacciatori, con la sua caratteristica pianta a tre torri angolari e una centrale, è rimasto a controllo del sottostante porticciolo e del litorale fino ai giorni nostri.